Bitcoin (simbolo: ฿; codice: BTC o XBT) è una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, implementando un’idea dello stesso autore presentata su Internet a fine 2008. Convenzionalmente, il termine Bitcoin maiuscolo si riferisce alla tecnologia ed alla rete mentre il minuscolo bitcoin si riferisce alla valuta in sé.
A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di un ente centrale: esso utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni, e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione di proprietà dei bitcoin.
La rete Bitcoin consente il possesso ed il trasferimento anonimo delle monete; i dati necessari ad utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di “portafoglio” digitale, o mantenuti presso terze parti che svolgono funzioni simili ad una banca. In ogni caso, i bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un “indirizzo bitcoin”. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile per qualunque autorità, governativa o meno, di bloccare la rete, sequestrare bitcoin ai legittimi possessori o di svalutarla creando nuova moneta.
Bitcoin è una delle prime implementazioni di un concetto definito criptovaluta, descritto per la prima volta nel 1998 da Wei Dai su una mailing list.
Il controvalore totale dell’economia Bitcoin, calcolato a dicembre 2012 era di circa 140 milioni di dollari statunitensi, in aprile 2013 1,4 miliardi di dollari statunitensi, nel novembre 2013, con un cambio 1 bitcoin = 540 USD, il controvalore sale ancora a più di 6 miliardi di dollari statunitensi.
L’economia basata sui bitcoin è ancora molto piccola, se paragonata ad economie stabilite da lungo tempo, ed il software è ancora in uno stato di beta release, tuttavia sono già commercializzati in bitcoin merci e servizi reali quali, ad esempio, automobili usate o contratti di sviluppo software. I bitcoin vengono accettati sia per servizi online sia per beni tangibili.
Sono moltissimi ormai gli enti, le organizzazioni e le associazioni che accettano donazioni in bitcoin; tra i tanti si possono citare la Electronic Frontier Foundation], The Pirate Bay, Free Software Foundation e anche Wikimedia Foundation.
È possibile inoltre acquistare da altri grandi siti come Amazon o eBay attraverso alcuni intermediari. Dal novembre 2013 l’Università di Nicosia, a Cipro, accetta il bitcoin come mezzo di pagamento della tasse universitarie. Alcuni commercianti, utilizzando appositi siti di cambio, permettono di cambiare bitcoin in diverse valute, ivi compresi dollari statunitensi, euro, rubli russi e yen giapponesi.
Chiunque può controllare la catena dei blocchi (detta Blockchain) ed osservare le transazioni in tempo reale. Diversi servizi sono già disponibili per facilitare queste operazioni.
Differenze con le monete a corso legale.
Proiezione sul totale dei Bitcoin nel tempo.
A differenza delle valute a corso legale, i bitcoin hanno la caratteristica che nessuno può controllarne il valore a causa della natura decentralizzata del metodo di creazione della valuta. In Bitcoin la quantità di valuta in circolazione è limitata a priori, inoltre è perfettamente prevedibile e quindi conosciuta da tutti i suoi utilizzatori in anticipo. L’inflazione da valuta in circolazione non può quindi essere utilizzata da un ente centrale per ridistribuire la ricchezza tra gli utenti.
I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della valuta, e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti. Tale modalità di interscambio rende impossibile annullare la transazione e quindi riappropriarsi delle monete che hanno cambiato di proprietà. Il client Bitcoin trasmette la transazione ai suoi nodi più vicini che a loro volta propagano il pagamento attraverso la rete. Transazioni invalide o fraudolente vengono rifiutate dai nodi onesti. Le transazioni sono fondamentalmente gratuite, ma è previsto il pagamento di una commissione in modo da aumentare la priorità di gestione della transazione dai vari nodi.
Il numero totale di bitcoin tende asintoticamente al limite di 21 milioni. La disponibilità di nuove monete cresce come una serie geometrica ogni 4 anni; nel 2013 è stata generata metà delle possibili monete e per il 2017 saranno i tre quarti. All’avvicinarsi di quella data ed ipotizzando che la richiesta di bitcoin crescerà più che proporzionalmente rispetto alla disponibilità degli stessi, i bitcoin probabilmente subiranno una deflazione nel valore (cioè un aumento del valore reale) dovuta alla scarsità di nuova moneta. In ogni modo i bitcoin sono divisibili fino all’ottava cifra decimale (con un totale quindi di 2,1·1015 unità), permettendo un completo aggiustamento del valore in un ambiente deflazionistico]. Secondo gli sviluppatori, in un ambiente con scarsità di bitcoin i nodi anziché finanziarsi con la creazione di nuovi bitcoin trarranno profitto dalla loro capacità di effettuare le transazioni, competendo quindi sui prezzi e mantenendoli bassi.
La moneta virtuale ha raggiunto, nel 2013, il 21% del totale delle operazioni di cambio della valuta cinese.
Tra gli scenari previsti per un possibile fallimento di Bitcoin, vi sono la svalutazione della moneta, una base di utenti in diminuzione, o un attacco frontale al sistema da parte dei governi. Non è però possibile bandire ogni forma di denaro digitale come Bitcoin. La decentralizzazione e l’anonimia che fanno intrinsecamente parte di Bitcoin possono essere viste come una reazione ai procedimenti giudiziari nei confronti di aziende che lavoravano nell’ambito del denaro elettronico come e-gold e Liberty Dollar. Questo perché il sistema in sé è a tutti gli effetti una raccolta del risparmio, pesantemente regolamentata in tutti i paesi del mondo in senso repressivo (per evidenti motivi, vedi schema Ponzi), e nel caso in questione, come già esposto, una raccolta perdipiù abusiva. In un articolo investigativo di Danny O’Brien pubblicato sull’Irish Times viene detto che «Quando mostro alle persone l’economia Bitcoin, chiedono “Ma è legale?” e “È un imbroglio?” Immagino che ci siano avvocati ed economisti che stiano cercando di dare una risposta a queste non semplici domande. Sospetto che la lista delle persone che cerca di dare questa risposta si arricchirà ben presto di legislatori.»
La stessa decentralizzazione e l’anonimia presentate come pregi sono in realtà i difetti del bitcoin, in quanto i valori nominali (ossia non legati ad un bene tangibile, come potrebbe essere ad esempio l’oro) quali la moneta si fondano sulla fiducia nel loro valore, fiducia che dagli utilizzatori è riposta nell’ente emittente, ossia gli stati nazionali, cosa che non sussiste per il bitcoin. La gestione del bitcoin, e quindi il suo valore ed il suo cambio, sono affidati ad una società privata che non può garantire il cambio come farebbe una banca centrale di uno stato sovrano. Nonostante le proiezioni matematiche indichino che difficilmente la società possa giungere a subire un reale passivo, essa rimane suscettibile di subire intromissioni fiscali e legislative da parte dei governi che potrebbero minarne l’attività.
Nel febbraio del 2011, a seguito della menzione su Slashdot e del conseguente effetto Slashdot ci sono state ripercussioni sul valore del Bitcoin e sul corretto funzionamento di alcuni dei siti principali ad esso collegati.
Programma Bitcoin in esecuzione sotto Windows 7
Bitcoin è una implementazione peer-to-peer della proposta b-money di Wei Dai e Bitgold di Nick Szabo. I principi del sistema sono descritti nel documento di Satoshi Nakamoto, pubblicato nel 2008.
Il client ufficiale, Bitcoin Core, è un software open source che deriva direttamente dal codice scritto da Satoshi Nakamoto per implementare il protocollo di comunicazione e la rete peer-to-peer che ne risulta.
Bitcoin si basa sul trasferimento di valuta tra conti pubblici usando crittografia a chiave pubblica. Tutte le transazioni sono pubbliche e memorizzate in un database distribuito che viene utilizzato per confermarle ed impedire la possibilità di spendere due volte la stessa moneta.
The history of Calogero Boccadutri is a story of determination and hard work